IL TEATRO-CANZONE(laboratorio sull’opera poetica e teatrale di Salvatore Di Giacomo e Raffaele Viviani)
a cura di ADRIA MORTARI
11 – 15 – 19 novembre ore 18:30
Aule Laboratorio della Parrocchia Maria SS del Buon Rimedio – via Don Pino Puglisi n.45 – 80145 Napoli
Partecipazione gratuita su prenotazione Prenotazioni via mail: info@progettosonora.it WhatsApp al numero 331 8313993
La Rassegna ARMONIE NAPOLETANE prevede in apertura delle attività n. 3 Laboratori (IL TEATRO CANZONE ) a cura dell’attrice-cantante Adria Mortari
Quando sentite dire “canzone napoletana” qual’è il primo titolo che vi viene in mente? Per molti è sicuramente “ O sole mio” : leggenda dice sia stata scritta in Ucraina da Eduardo di Capua nel 1898! Ma la canzone napoletana dell’800 e del ‘900 ha alle spalle un patrimonio vocale che affonda nelle tradizioni popolari
Cominceremo con l’ascolto di qualche villanella e canto popolare e popolaresco, quelli raccolti e riformulati da Guglielmo Cottrau nel 1824 proponendone un’esecuzione tradizionale e poi un’interpretazione “rivisitata”, per cercare di togliere loro un po’ di polvere.
In un’altra giornata invece prenderemo in considerazione il teatro, parlato e cantato, cominciando con un autore ben più famoso per le sue rime frequentemente messe in musica anche se non nate per quello: Salvatore di Giacomo. Ascolteremo piccole estrapolazioni dai suoi testi, leggeremo le differenti trame per scoprire i temi preferiti dall’autore e proveremo a interpretare qualche scena, con differenti indicazioni di interpretazione, e vedremo qualche frammento del film di grande successo ASSUNTA SPINA del 1915, tratto dalla commedia omonima del Di Giacomo, dopo aver letto la corrispettiva scena. E sempre del poeta ascolteremo e canteremo una sua canzone, non prima di averne letto ed esaminato il testo poetico.
Un altro autore molto interessante della letteratura napoletana che andremo ad indagare è Raffaele Viviani che nei suoi testi, teatrali e musicali, mette sempre in evidenza, a volte più a volte meno, le problematiche sociali, anche nelle canzoni sentimentali. Forse la sua canzone più nota, non perché la più bella ma per via del testo, è La rumba degli scugnizzi. Potremo poi anche ascoltare e vedere Viviani stesso in qualche spezzone di filmati d’epoca.
Di Viviani leggeremo alcuni stralci teatrali ma soprattutto i testi delle canzoni che integrano le commedie, come dei monologhi cantati. ( adria mortari)